mercoledì 20 novembre 2013

i pidocchi e il muro di Berlino


Crapa pelada la fà i turtei

Ghe nè dà minga ai soi fradei,

I so fradei fan la frittada

Ghe ne dà minga a Crapa pelada.


Il pidocchio dà fastidio, prude e infesta tutti e, a differenza della zanzara, è personale e imbarazzante come un peto.
Sa di sporcizia e miseria, il pidocchio, e dio avrebbe fatto una cosa saggia, assegnandolo d'ufficio solo agli zingari.
Invece no, l'orrida bestiola è, più di qualsiasi monumento o documento, patrimonio dell'umanità tutta.
Prediligono, i ributtanti anopluri, le grandi comunità: le carceri un tempo ne traboccavano, per non dire delle caserme, ai tempi in cui la naja era ancora cosa seria.

La signora Musso con i bambini del Dominioni
Per questa ragione, galeotti, soldati e collegiali avevano regolarmente i capelli rasati a zero: prevenzione.
I miei compagni di scuola del "Dominioni" avevano tutti la crapa pelada.
Ma alla Cascina Bellaria e alla bidonville della Piazza d'Armi, dove viveva una buona parte dei bambini che frequentavano la mia scuola, il parassita era di casa (senza contare le caserme in cui erano stipati alla bell'e meglio i profughi istriani e gli alluvionati del Polesine). Cononostante, né a me, né ai miei fratelli capitò mai di portare a casa il noioso ospite e di doverci sottoporre alla maleodorante disinfestazione col petrolio.
Visita medica a scuola

A quei tempi, difatti, l'Ufficio di Medicina Scolastica se ne occupava e spesso arrivavano, alla Rosmini, le vigilatrici sanitarie, che un'occhiata in testa ce la davano.
I portatori di pidocchi venivano allontanati da scuola e, per tornarci, dovevano passare dall'Ufficio d'Igiene.

Immagino che in queste occasioni, sui poveri si infierisse. A quei tempi non si perdeva l'occasione di umiliarli, soprattutto nelle nostre scuole, egemonizzate da cattolici del Sillabo, che tradivano però un'inquietante deriva luterana, applicando ai poveri la dottrina della predestinazione della grazia.
La carità pelosa della san vincenzo di allora prevedeva un fervorino complementare all'elemosina, anche se il pio proposito di correggere quei viziosi straccioni era considerato utopia. Ci si accontentava di farli sentire un po' in colpa, soprattutto i bambini: che sapessero che i loro babbi erano scioperati e ubriaconi, e le loro mamme zoccole, o quasi.
Per questo, quando queste pratiche furono messe in soffitta, noi tutti - e intendo noi democratici - ne fummo lieti, quasi non fosse possibile eliminare gli atteggiamenti arroganti, se non rinunciando tout-court alla vigilanza sanitaria.
In verità si sarebbe potuto continuare a vegliare su salute e benessere dei bambini, mettendo rigorosamente al bando gli approcci inquisitori di assistenti sociali, vigilatori sanitari, maestri e altri improvvisati e volontari questurini.
1989, cade il muro
Il fatto è che, nel frattempo, era caduto il muro di Berlino e dilagava in Europa il similoro dell'individualismo reaganiano.
Lo Stato, improvvisamente, era diventato un padre-padrone che si arrogava il compito di decidere per conto - e contro la volontà - dei cittadini maggiorenni. Non se ne poteva più, ci voleva una robusta deregulation.
Se dunque prima, sia pure attuata talvolta con forme di autentico sadismo antipopolare, si aveva la concezione di una responsabilità sociale nel mantenimento e diffusione del benessere e del suo contrario, ora prevaleva l'idea di un'assoluta responsabilità individuale.
Ovviamente questa nuova concezione portava a compimento teorico quell'inconscio luteranesimo d'accato di cui si è detto, ma nessuno, comunque, se ne è accorto. Siamo diventati tutti individui liberi e uguali e questo è sembrato un passo avanti.
Ognuno ha quindi ereditato la piena titolarità dell'onere di difendersi, senza più presidi sociali e legali che possano tutelarti come membro di una formazione sociale. Tu sei tu e non sei più né un operaio, né un pensionato, né uno scolaro.
Naturalmente le asserite libertà e uguaglianza perdono un po' di fascino quando, nel sottoscrivere il contratto con l'altrettanto libera, e a te uguale, Enel, verifichi che il tuo unico potere contrattuale consiste nella possibilità di rinunciare alla luce elettrica, ma tant'è, si tratta di indesiderabili, ma inevitabili, effetti secondari.
Nella nuova società che, con il fattivo aiuto dell'Europa, stiamo costruendo, le mediazioni politiche non si basano più sulla superata idea del confronto tra rappresentanze di interessi delle diverse categorie sociali, ma su quello, più pragmatico di lobby agguerrite.
Ce n'è di deboli, di forti e di fortissime: quella dei genitori di bambini con i pidocchi vale zero. Quella delle industrie farmaceutiche è fortissima.
Il pidocchio produce un interessante giro d'affari e quindi l'epidemia non finirà mai. 

  






Nessun commento:

Posta un commento