martedì 14 agosto 2012

ECCELLENZA


Se ne fa un gran parlare. Come titolo fu esplicitamente proibito dalla Costituzione, per un ventennio se ne erano fregiati i gerarchi che, con qualche rara eccezione, non brillavano per doti personali, ma incarnavano la più acritica, talvolta ottusa, spesso fanatica, fedeltà al regime.
Nel dopoguerra fu mantenuta in deroga per i prefetti, questurini di alta gamma, con un buon controllo del congiuntivo.
In medio stat virtus, e per diventare prefetti la mediocrità è un obbligo.
L'equazione eccellenza = mediocrità, che ha attraversato indenne tutte le temperie dell'Italia unita, spiega bene cosa significhi questa parola, anche quando è applicata alla scuola.
Non a caso, propagandista scelto, se non caporale d'onore, dell'eccellenza made in Italy è Sua Eccellenza Mario Monti, Sciarpa Littoria della Marcia su Roma dello squadrismo finanziario internazionale e Arcitrombone della Bocconi, università per  figli dei salumai, ostici alle lettere, ma versati nel calcolo.